Nato a Torino nel 1661, Gabriele d’Este giunge per la prima volta a Borgomanero nel 1714. L’accoglienza è tale che scrive allo zio Sigismondo “alle donne che attendevano alle finestre, mi stordivano per i grandi evviva che mi gridavano”. Scende in piazza grande, entra in collegiata con il prevosto Giovanni Battista Marola. Il marchese era iscritto al terz’ordine dei penitenti francescani, che erano consacrati all’Immacolata e la collocazione della statua voleva essere una conferma della sua devozione e di quella del Borgo.
Lo stesso Gabriele d’Este scrisse al podestà Prospero Curioni, la decisione di erigere la statua che servirà da sacro ornamento, disse, al Borgo e di santo motivo a sì grande devozione.
La lettera venne letta durante una riunione consigliare nel 1720. Non si hanno notizie dell’inaugurazione ma si ipotizza che lo scultore sia di Porlezza in provincia di Como.
Dello stesso autore, si pensa, esistono altre due statue di Santi, nell’asilo Regina Elena.
La statua venne sottoposta a due restauri, nel 1980, nel 2010 e nel 2021, a causa dell’inquinamento atmosferico.