Villa Taranto

Benvenuti nei Giardini di Villa Taranto

“Un bel giardino non ha bisogno di essere grande, ma deve essere la realizzazione del vostro sogno anche se è largo un paio di metri quadrati e si trova su un balcone”.

(Neil Mc Eacharn)

Posizione

I Giardini Botanici di Villa Taranto si trovano a Pallanza, sulla sponda occidentale del Lago Maggiore e distano 42 km. da Borgomanero.

La Storia

I giardini di Villa Taranto furono progettati dal capitano Neil Mc Eacharn, che nel 1931 acquistò la proprietà dalla Marchesa di Sant’Elia per trasformarla in un giardino all’inglese.

Il nome fu scelto per onorare la memoria di un antenato del capitano, il Maresciallo McDonald, nominato Duca di Taranto da Napoleone.

Il desiderio del capitano di ricostruire un angolo che gli ricordasse la nativa Scozia doveva conciliarsi con le esigenze botaniche di piante uniche in Europa, abituate peraltro a un clima diverso da quello italiano. Anche per questo fu costruito un innovativo impianto di irrigazione, che consentiva di pompare l’acqua direttamente dal lago in un serbatoio, per poi irradiarla in tutta la proprietà.

Furono create fontane e giochi d’acqua, giardini terrazzati, il giardino invernale, quello palustre, vasche per ninfee e fiori di loto. Il grandioso progetto si concluse solo nove anni più tardi, nel 1940.

Allo scoppio della Seconda guerra mondiale Mc Eacharn fu costretto a lasciare l’Italia: donò la proprietà allo Stato, a condizione che non vi fossero permesse visite. La fine della guerra riportò il capitano presso il suo amato giardino che egli decise di aprire al pubblico nel 1952.

Mc Eacharn morì dodici anni più tardi, e per suo desiderio fu sepolto in una Cappella edificata nel giardino.

La gestione dei giardini passò da quel momento all’Ente Giardini Botanici Villa Taranto “Cap. Neil Mc Eacharn”, che si propone tutt’oggi di preservare e promuovere i giardini a livello mondiale.

I Giardini

Il patrimonio botanico dei Giardini di Villa Taranto è vastissimo: comprende circa 1.000 piante non autoctone e circa 20.000 varietà e specie di particolare valenza botanica.

Dai viali di azalee, camelie, aceri e rododendri si va ai giardini che ospitano più di trecento varietà di dalie passando per le serre dove, tra piante tropicali e subtropicali, è coltivata la celebre Ninfea equatoriale (Victoria cruziana). Tra le specie più rare troviamo la Dicksonia antartica e la Davidia involucrata; tra quelle più comuni eucalipti, magnolie, michelie, tulipani, fiori di loto, eriche, astri nani, ortensie.

Dal 1952 i Giardini sono aperti al pubblico, da aprile ad ottobre, mentre la Villa non è visitabile, in quanto è sede della Prefettura del Verbano – Cusio – Ossola.

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