L’Oratorio è certamente il più insigne monumento della Città. Costruita sulle terre dei marchesi di Pombia, sul varco dell’Agogna, fra il 1125 e il 1150, forse come primitivo ospizio di viandanti della Via Francisca e poi trasformato in luogo di culto e dedicata a San Leonardo, santo francese a cui erano devoti i marchesi anch’essi originari della Francia.
Nei secoli subì molte trasformazioni anche barocche, almeno all’interno, fino al 1955 quando iniziarono i restauri che continuarono anche negli anni ’80 e la liberarono dagli interventi posticci che si erano aggiunti (il coretto con l’organo, le volte, il campanile…)
La chiesa in stile romanico a capanna venne affrescata nel XIII, da autore ignoto formatosi nella bottega del Maestro di Angera (abside e campate), nel XV sec. dal Maestro di Borgomanero (Madonna col bambino, trinità, Madonna del latte, Madonna con Santi Pietro e Paolo, Natività). L’ultimo affresco, in ordine di tempo, è del XVI secolo di ignoto pittore novarese e rappresenta la Madonna dei 7 dolori.
Gli originali affreschi del XIII sec. raffigurano il Cristo Pantocratore coi simboli degli Evangelisti, i dodici Apostoli, i mesi dell’anno nell’abside; nella prima campata sinistra serie di sante; nella seconda campata destra di una bellissima “ultima cena” con scene che illustrano il tradimento di Giuda, soldati, santi e sante. Sono ancora visibili alcuni frammenti del martirio di san Bartolomeo nella seconda campata sinistra.
Ora è visitabile al Sabato a cura di un gruppo di volontari.